Ascolta è rimanere umani

C’è una fame profonda che attraversa il mondo,
e non è di pane, né di attenzione superficiale.
È la fame di essere ascoltati davvero.
Non interpretati, non giudicati, non catalogati.
Ma accolti.

“Il buon ascoltatore è colui che sospende il proprio giudizio.”
Carl Rogers

Per ascoltare non serve sapere.
Serve mollare la presa, abbandonare le risposte,
rinunciare al bisogno di avere ragione.
Serve fare silenzio dentro di sé.
Solo allora l’altro si sente al sicuro.
Solo allora può rivelarsi senza difese.

“La solitudine nasce quando nessuno ti ascolta davvero.”
Carl Jung

Ci sono solitudini che non dipendono dall’essere soli.
Ma dal sentirsi inesistenti negli occhi di chi ci sta intorno.
Il dolore più grande non è non essere compresi,
ma non essere nemmeno ascoltati abbastanza da essere fraintesi.
È una fame muta, che scava piano, come l’acqua nella roccia.
Eppure può bastare uno sguardo attento,
una presenza vera,
per restituire a qualcuno la sensazione di essere di nuovo reale.

“L’ascolto è la forma più economica di generosità.”
Susan Cain

Non costa nulla.
Non richiede titoli, né potere, né tempo illimitato.
Solo una cosa: disponibilità umana.
Essere lì. Essere presenti.
Con cuore aperto, occhi quieti, bocca chiusa.
È un dono silenzioso che spesso vale più di mille azioni.

“L’ascolto autentico è una pratica di presenza.”
Eckhart Tolle

Ascoltare è stare.
Non per giudicare, non per intervenire,
ma per esserci davvero, ora.
Nudi, semplici, veri.
Perché l’altro — chiunque sia —
può riconoscersi e respirare solo nel momento in cui si sente visto senza essere invaso.

E forse è proprio questo il miracolo dell’ascolto:
non cambia le persone.
Le ricorda a se stesse.

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