Il potere personale e la responsabilità

Ci sono due modi di stare nel mondo.

Uno è quello di chi si guarda intorno e dice: “È colpa loro.”
Colpa dei genitori. Dei traumi. Della società. Dei colleghi. Del governo. Dell’algoritmo di instagram.
La vita è vista come una serie di ingiustizie da subire.
E ogni volta che qualcosa non funziona, si cerca un responsabile fuori da sé.
Questo atteggiamento è comprensibile, umano, quasi naturale.
Ma è anche il modo più sicuro per rinunciare al proprio potere.

Finché dai la colpa a qualcun altro, stai dicendo che il potere non è tuo.
Stai dicendo che non puoi scegliere. Che non puoi cambiare.
Che sei alla mercé di qualcosa che ti è imposto.

E allora la tua energia si spegne.
Ti muovi poco, ti lamenti tanto.
Cerchi soluzioni esterne, ma non trasformi nulla internamente.
Perché hai abdicato al trono della tua vita.

Il potere personale inizia esattamente nel punto opposto.

Inizia quando una persona si ferma e dice:
“Ok, non è colpa mia. Ma è responsabilità mia.”

Non si tratta di negare ciò che è successo.
Non si tratta di giustificare il male ricevuto.
Si tratta di riconoscere che sei l’unico punto da cui può partire qualcosa di nuovo.
Se aspetti che siano gli altri a cambiare, sei già in gabbia.
Ma se dici: “Tocca a me,” allora la porta si apre.

La responsabilità è il punto in cui smetti di aspettare giustizia e inizi a generare possibilità.
È il passaggio dalla reazione alla creazione.
È l’istante in cui torni in possesso di te stesso.

Non è un atto eroico. È un atto di lucidità.

Significa guardare la propria vita — tutta — e dire:
“Cosa posso fare ora, con quello che ho?”
“Qual è la mia prossima scelta, anche piccola, che mi porta più vicino a chi voglio essere?”
E poi farla. Anche se nessuno ti applaude. Anche se nessuno ti capisce.
Perché sai che stai agendo da chi sei, non da chi reagisce.

Il potere personale non è rumoroso.
È una postura.
È una voce interna che, nel mezzo del caos, ti sussurra:
“Non posso controllare tutto. Ma posso scegliere me.”

Da lì in poi, tutto comincia a cambiare.

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